Draft:Pino Di Gennaro
Draft article not currently submitted for review.
This is a draft Articles for creation (AfC) submission. It is not currently pending review. While there are no deadlines, abandoned drafts may be deleted after six months. To edit the draft click on the "Edit" tab at the top of the window. To be accepted, a draft should:
It is strongly discouraged to write about yourself, your business or employer. If you do so, you must declare it. Where to get help
How to improve a draft
You can also browse Wikipedia:Featured articles and Wikipedia:Good articles to find examples of Wikipedia's best writing on topics similar to your proposed article. Improving your odds of a speedy review To improve your odds of a faster review, tag your draft with relevant WikiProject tags using the button below. This will let reviewers know a new draft has been submitted in their area of interest. For instance, if you wrote about a female astronomer, you would want to add the Biography, Astronomy, and Women scientists tags. Editor resources
Last edited by 62.31.12.38 (talk | contribs) 74 seconds ago. (Update) |
Pino Di Gennaro nasce a Troia (FG), 1951. Studia a Milano al Liceo Artistico; si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Durante il periodo dell’Accademia partecipa attivamente al movimento di rinnovamento della scuola; con alcuni amici forma il Gruppo B7 Collettivo dell’Accademia.
Nel 1982 con gli artisti milanesi Galbusera, Jannelli, Miano, Pizzi e Zanini fonda il “Gruppo Atelier”, spazio di confronto e dibattito sulle opere e sulle poetiche che accoglie al suo interno esperienze figurative e non. Con la mostra “Atelier” a Palazzo Dugnani di Milano nel dicembre 1983, il Gruppo ha la sua prima uscita pubblica. L’attività espositiva con gli stessi artisti prosegue a tutt’oggi con esposizioni in importanti città come Milano, Torino, Berlino, Madrid, Valencia, Barcellona, Wurzburg.
Il Gruppo si fa promotore delle tante mostre “Venature” e coinvolge di volta in volta artisti dalle differenti poetiche, per offrire sia a livello di contenuto sia a livello di linguaggio una panoramica multidimensionale circa l'attività artistica italiana e europea.
Dal 1972 al 1987 frequenta lo studio dello scultore Arnaldo Pomodoro, esperienza fondamentale per la formazione artistica; negli stessi anni é nominato suo assistente alle scenografie di: “Das Katchen von Heilbronn” di H. von Kleist, Zurigo, 1972, regia L. Ronconi; “Semiramide” di G. Rossini, Roma, 1982, regia di R. Guicciardini; “Orestea-Agamennuni” di E. Isgrò, Ruderi di Gibellina, 1993, regia di F. Crivelli; “Alceste” di C. W. Gluck, Genova, 1987, regia di V. Puecher.
Tra i premi ricevuti si evidenzia nel 2012 il 1° Premio per la scultura, XXXIX Premio Sulmona 2012, Medaglia del Senato della Repubblica, con l’opera Vento Cosmico 2007. La giuria, composta dal Presidente Vittorio Sgarbi, Ivo Bonitatibus, Toti Carpentieri, Giorgio Di Genova, Giorgio Seveso, Chiara Strozzieri, Duccio Trombadori e il Segretario Generale Gaetano Pallozzi, motiva così la scelta: “L’opera viene premiata per l’eleganza della fattura, unita all’abilità nella tecnica del bronzo fuso a cera persa”. 29 settembre 2012.
Contemporaneamente alla ricerca artistica e alle attività espositive si dedica all’insegnamento.
Insegnamento
[edit]- 1976-99: insegna Figura Modellata e Discipline Plastiche all’Istituto Statale d’Arte di Monza e al Liceo Artistico Brera di Milano.
- 1991-92: al Centro TAM (trattamento artistico dei metalli) a Pietrarubbia, nel Montefeltro, tiene il corso “Dal modello in gesso alla fusione a cera persa”.
- 1991-94: su richiesta dell’Accademia di Comunicazione di Milano progetta, organizza e tiene il corso di Scultura.
- 1999-2006: e’ nominato docente di prima fascia di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari.
- 2006-19: ha tenuto il corso di Tecniche Espressive Integrate per il Biennio specialistico della Terapeutica Artistica all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
- 1997-2011: l’intensa attività dedicata alla didattica e all’insegnamento della scultura si esplicita con la stesura di testi scolastici e manuali di scultura per la casa editrice Hoepli.
Arte
[edit]Stile
[edit]Le opere di Pino Di Gennaro sono il risultato sapiente della modellazione di materiali morbidi quali argilla, plastilina, cartapesta, cera, e della lavorazione artistica dei metalli: piombo, alluminio, acciaio e bronzo.
Un fare democratico dove la materia conduce la mano dell’artista nell’epifania della forma.
Approfondisce anche lo studio delle civiltà antiche attraverso la scrittura: la superficie diventa epigrafe, si copre di messaggi, misteriosi graffiti con alfabeti segnici e ideogrammi arcaici: una forma di resistenza alla scrittura virtuale.
L’interesse verso la natura, gli alberi, le api e’ teso ad attrarre l’attenzione verso la fragilità del pianeta e gli esseri viventi.
L’arte si prende cura dell’anima e del pianeta con una poetica etica e civile.
Opere
[edit]Sculture negli spazi pubblici
[edit]2023 “Penna di luce e di memorie”, omaggio all’Alpino di Alessandria, collocata nel parco di fronte all’entrata della stazione ferroviaria.
La bifrontalità della penna ingloba l’iconografia storica della famosa penna nera, che adorna il cappello degli alpini.
Il modellato della penna e’ realizzato per riflettere i raggi del sole, nell’ambiente circostante, a creare relazioni dinamiche inaspettate.
La nappina, alla base della penna, ha forma di semisfera e accoglie lo stemma della sezione degli alpini di Alessandria, che evoca la pianta della Cittadella, simile a una stella.
L’emisfera e’ circondata da un anello che accoglie sciami di corpi celesti quali metafore delle sezioni-satellite degli Alpini.
Il retro della penna e’ patinato di nero, classico colore delle penne nere degli Alpini.
La progettazione e’ stata condivisa con l’architetto Marco Cobelli, responsabile ed ideatore del progetto.
La costruzione architettonica che sta alla base della “Penna di luce e di memorie" fa dialogare più materiali: il cemento armato, il bronzo, il corten, esaltano l'espressività della materia in un gioco di rimandi evocativi senza fine.
Sculture
[edit]Mostre
[edit]Personali
[edit]Anno | Mostra | Luogo |
---|---|---|
2022 | “La casa delle api e la casa degli altri” | Museo d’arte contemporanea Castello dal Verme, Zavattarello (PV) |
2019 | “Luce e misteri di spirituale bellezza” | Museo del tesoro della cattedrale di Troia (FG) |
2018 | “Il cielo in una stanza” | galleria Creo, Foggia |
2017 | “Mappe e appunti d’oltremare” | Galleria Arianna Sartori, Mantova |
2012 | “Sculture in Castello”
“La formica e le cicale” |
Museo d’arte contemporanea Castello Dal Verme, Zavattarello
Palazzetto dell’Arte, Sala Propilei e Museo Civico, Foggia |
2011 | “La materia della scultura” | Spazio Hajech Liceo Artistico di Brera, Milano |
2010 | “Sculture” | Galleria Arianna Sartori, Mantova |
2008 | “Il colore della scultura” | Sale d’arte Città di Alessandria |
2004 | “Segni e scrittura” | Spazio Zero Arte Cultura, Gallarate |
2003 | “Sculture”
“I pilastri del cielo” |
Villa Las Tronas Hotel, Alghero
Museo Fondazione Luciana Matalon, Milano |
2002 | “Frammenti”
“Sculture” “Astrale-vegetale” |
Studio d’arte Sisinnio Usai, Sassari
Hilton Milan, Milano Sala Cattaneo Consolato Generale d’Italia, Lugano |
2001 | Galerie Conny Van Kasteel
Mostra antologica, a cura di Rossana Bossaglia |
Egmond Aan Zee, Olanda
Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate |
2000 | “Corpi spaziali” | Galleria Radice, Lissone |
1998 | “Sculture: cartapesta e bronzo” | Arianna Sartori Arte, Mantova |
1996 | Disegni e bozzetti per un monumento alla Pace | Sala azzurra del Museo Civico, Troia |
1995 | “Sogni di pietre celesti”
“Carte e sculture” “Frammenti di spazi celesti |
N.O.A. Nuova Organizzazione Arte, Salone Finanze, Siracusa
Il Triangolo Nero, Alessandria Galleria San Fedele, Milano |
1994 | “Corpi celesti e tracce spaziali”
“Corpi celesti e tracce spaziali” “Corpi celesti e tracce spaziali” |
Galleria Mecenate, Lucera
Museo Civico e Sala Curcetti, Comune di Troia N.O.A. Nuova Organizzazione Arte, Milano |
1993 | “Corpi celesti e mappe spaziali”
1° Premio Cesare Pavese, VIII Edizione dedicata alla scultura |
Centro d’arte l’Idioma, Ascoli Piceno
Comune di Carnago |
1988 | “Sagittae” | Libreria Manzoni, Monza |
1986 | “Stanze per amnesia” | Galleria Amnesia, Alessandria |
Collettive
[edit]Anno | Mostra | Luogo |
---|---|---|
2024 | “La danza delle api” | Galleria Gli eroici furori, Milano |
2023 | “Riscoprire Ciri” | Casa della Memoria, Milano |
2022 | “LeggereLineeLeggere” | museo della Permanente, Milano |
Pubblicazioni
[edit]Anno | Titolo | Editore | |
---|---|---|---|
1997 | I modi della scultura | Casa editrice Ulrico Hoepli | l’intensa attività dedicata alla didattica e all’insegnamento della scultura si esplicita con la stesura del testo scolastico “I modi della scultura”, Casa editrice Ulrico Hoepli. L’opera affronta in modo graduale i vari aspetti della tridimensionalità dal punto di vista della percezione, della didattica e della conoscenza delle tecniche. |